PROTOCOLLI DI INTERVENTO
PER LO SVILUPPO DI STRATEGIE DI INSEGNAMENTO
A cura di Rino
Capo - Cecilia Iaccarino
- Anna La Prova
Introduzione
I progetti di formazione in servizio possono
essere intrecciati con gli obiettivi di
crescita professionale degli insegnanti
e gli obiettivi di sviluppo della qualità
formativa della scuola. I progetti d'intervento
a supporto dell'agire didattico si rivelano
utili quando insistono su problemi dello
specifico contesto scolastico.
Le strategie proposte si pongono come interventi
sia didattici che formativi. Queste possono
agire sia sull'apprendimento disciplinare,
sia sullo sviluppo di abilità cognitive
di ordine superiore. Di seguito vengono
presentate tre protocolli di intervento
applicati su tre scuole diverse.
Protocollo
d'intervento 1
Formazione e consulenza sul
modello delle Intelligenze Multiple
L'intervento,
viste le risorse di tempo limitate, ha avuto
la finalità di motivare i docenti alla
formazione e all'utilizzo di strategie didattiche
basate sul modello delle Intelligenze Multiple.
Gli insegnanti hanno richiesto una metodologia
che potesse valorizzare le capacità dei
singoli alunni, in particolare quelli con difficoltà
di apprendimento e favorirne l'integrazione
nel gruppo classe. Di seguito si riportano alcuni
dati relativi al contesto dell'intervento.
Istituto
scolastico
S.E.S. "Caterina Usai" - Roma
Ciclo
Scuola dell'infanzia - Scuola primaria
Numero docenti destinatari
14 insegnanti operanti
su 10 classi: 1 materna (3-5 anni)
1 prima elementare, 2 seconde, 3 terze,
2 quarte, 1 quinta.
Obiettivi
1. Acquisire conoscenza ed esperienza
applicativa su un modello di attività
didattica basato sulla nozione di
intelligenze multiple e sull'utilizzo
di piccoli gruppi cooperativi.
2. Verificare l'applicabilità
del modello a diversi livelli di scuola
(dalla materna alla quinta elementare)
e a diversi contenuti disciplinari
(matematica, inglese, italiano, scienze).
Ambiti operativi
Applicazione di attività didattiche
basate sul concetto di interdipendenza
positiva e di intelligenze multiple.
L'interdipendenza positiva è
la condizione che si stabilisce tra
i membri di un gruppo dove tutti interagiscono
per realizzare qualcosa o raggiungere
uno scopo e diventano indispensabili
l'uno per l'altro. Nel gruppo classe
si possono creare condizioni di successo
scolastico investendo sull'organizzazione
di legami di interdipendenza positiva
che valorizzano le diversità
intellettive dei singoli membri. Recenti
ricerche hanno dimostrato che l'interdipendenza
applicata a situazioni di apprendimento
conduce a risultati positivi manifestati
soprattutto da alunni meno capaci.
Attività didattiche basata
sulla nozione di interdipendenza e
compiti multidimensionali favoriscono
una graduale costruzione del gruppo
classe.
Fasi del lavoro
Agli insegnanti è stato proposto
un processo di formazione e di applicazione
in classe suddiviso in tre momenti.
1. Studio e riflessione individuale.
Gli insegnanti hanno appreso: il concetto
di interdipendenza positiva; il modello
delle intelligenze multiple.
2. Programmazione delle attività
didattiche. Gli insegnanti con la
presenza del consulente hanno integrato
i contenuti disciplinari all'interno
di un modello di attività didattica,
finalizzata alla promozione dell'interdipendenza
positiva tra gli alunni e alla valorizzare
le diversità intellettive presenti
nella classe.
3. Applicazione e verifica. Gli insegnanti
hanno applicato in classe l'attività
didattica con l'osservazione del consulente.
Successivamente il consulente e gli
insegnanti di ciascuna classe hanno
valutato l'intero processo di applicazione
e gli effetti osservati sugli alunni. |
Protocollo
d'intervento 2
Trasferimento a catena di conoscenze sulla
conduzione della classe a piccoli gruppi.
L'intervento
ha avuto la finalità di istruire
10 docenti tutor sui principi fondamentali
della conduzione della classe a piccoli
gruppi. A questa prima fase di lavoro ha
fatto seguito un trasferimento delle conoscenze,
oggetto del corso, da parte dei docenti
tutor a un gruppo di 80 colleghi. Una delle
aspettative del gruppo docenti rispetto
al corso, è stata quella di verificare
la validità di alcune metodologie
didattiche di gruppo sperimentate e la ricaduta
sugli alunni in termini di educazione alla
socialità. Di seguito si riportano
alcuni dati relativi al contesto dell'intervento.
Istituto
scolastico
D.D. S. II Circolo - Teano
Ciclo
Scuola dell'infanzia - Scuola primaria
Numero docenti destinatari
90 insegnanti: 10 tutor e 80 destinatari
del successivo trasferimento di conoscenze.
Obiettivi
1. Conoscere i principi base della
conduzione della classe a piccoli
gruppi.
2. Conoscere alcune modalità
di implementazione della conduzione
della classe a piccoli gruppi.
3. Acquisire i principi di costruzione
delle unità didattiche.
4. Essere in grado di trasferire le
conoscenze apprese a gruppi di colleghi.
Ambiti operativi
Attività didattiche in modalità
cooperativa di tipo semi strutturate
o strutturate. Le attività
semi strutturate sono caratterizzate
da un tempo di permanenza breve (1-2
ore) in gruppi di 2-3 allievi e da
livelli bassi di abilità sociali.
Le attività strutturate sono
caratterizzate da un maggior tempo
di permanenza nel gruppo da parte
dei componenti, da una chiara suddivisione
di ruoli e compiti e da un elevato
livello di abilità sociali.
Fasi del
lavoro
Gli insegnanti sono stati coinvolti
in un processo di formazione suddiviso
in tre fasi.
1. Studio dei principi base della
conduzione della classe a piccoli
gruppi ed esperienza in situazione
di alcune modalità applicative.
2. Programmazione di una unità
didattica in modalità team
teaching.
3. Trasferimento delle conoscenze
apprese a gruppi di colleghi.
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Protocollo
d'intervento 3
Formazione e supervisione sui
metodi di insegnamento a mediazione sociale.
L'intervento in oggetto ha avuto la finalità
di abilitare un gruppo di docenti della
scuola media e del liceo classico di un
istituto comprensivo alla programmazione,
implementazione e verifica reciproca di
attività didattiche a mediazione
sociale (ADMS). Le principali attese riguardavano:
la possibilità di incrementare la
motivazione degli allievi all'apprendimento,
l'ottimizzazione del rapporto docente-discente,
l'opportunità di perseguire più
scopi con l'utilizzo di un unico strumento
( intervento sulla disciplina, psico-educazione
e prevenzione, ottimizzazione dei metodi
valutativi, recupero dei soggetti svantaggiati,
facilitazione dell'apprendimento). Di seguito
alcuni dati relativi al contesto dell'intervento.
Istituto
scolastico
Istituto "Villa Sora" Frascati,
Roma
Ciclo
Liceo Classico - Scuola secondaria di
I grado
Numero docenti destinatari
12 insegnanti
Obiettivi
1. Conoscere i principali modelli di
ADMS e gli assunti pedagogici e psicologici
che li caratterizzano.
2. Conoscere i principi cardine delle
ADMS e i benefici evidenziati dalla
ricerca rispetto all'apprendimento,
alla motivazione allo studio, allo sviluppo
di abilità mentali.
3. Essere in grado di progettare ADMS
sulla base di una griglia proposta dai
conduttori e di verificarle in base
indicatori osservabili.
4. Integrare nella propria attività
di insegnamento gli interventi psicoeducativi
sulle abilità sociali, come sostegno
alle ADMS, come condotta incompatibile
con i comportamenti disturbanti e come
procedura preventivo-promozionale.
Ambiti operativi
1. I principi pedagogici e psicologici
fondanti le ADMS.
2. Principali filoni di ricerca.
3. Differenze tra ADMS e l'insegnamento
tradizionale.
4. I principali modelli e procedure
delle ADMS.
5. La verifica e la valutazione dell'apprendimento
e dell'acquisizione delle abilità
sociali nelle ADMS.
Fasi del lavoro
Le fasi attraverso le quali si è
articolato il programma formativo sono
i seguenti:
1. Seminari intensivi di formazione
teorica.
2. Programmazione a coppie di docenti
di specifiche unità didattiche
da applicare in classe.
3. Simulazione nel gruppo dei docenti
delle attività progettate e intervisione
tra gli insegnanti (feedback e consigli
reciproci per l'ottimizzazione delle
unità)
4. Implementazione delle unità
didattiche in classe con la supervisione
dei consulenti.
5. Verifica dei risultati sulla base
di indicatori. |