Sono psicologa e
psicoterapeuta, analista
transazionale certificato, didatta
e supervisore in training EATA
(European Association for Transactional Analysis)
.
Effettuo psicoterapia individuale
e di gruppo con adulti
e adolescenti.
Effettuo psicoterapia di coppia
mirata al ripristinare la relazione
genitori-figlio come risorsa per entrambi
focalizzando l'attenzione sugli aspetti della
genitorialità intesa
come tappa evolutiva.
Esercito l'attività psicoterapeutica
utilizzando un modello di terapia contrattuale
che mira al raggiungimento di obiettivi specifici
concordati con il/la paziente.
I principi di questo modello sono tre:
- ognuno è Ok: ogni persona ha valore a prescindere dai suoi comportamenti e il suo contributo nella terapia è importante quanto quello del terapeuta, nella diversità di competenze;
- ognuno ha la capacità di pensare: il paziente possiede una propria saggezza per cui l’intervento mira a valorizzare le sue risorse e a riattivarne le potenzialità;
- linguaggio semplice: il linguaggio utilizzato del terapeuta mira a favorire una relazione paritaria; per questo utilizza un linguaggio di facile comprensione, spiega e condivide con il paziente i concetti principali
Apprezzo i principi dell’Analisi
Transazionale: considerare la persona Ok a prescindere
dalle proprie difficoltà o dai comportamenti
che mette in atto, ritenerla in grado di pensare
e di prendere decisioni mi ha aiutato a mettere
a fuoco il potere che hanno
le persone di cambiare e il ruolo attivo
che è importante che esse abbiano all’interno
del processo terapeutico.
Questa visione ha influenzato il mio modo di
pormi nella relazione terapeutica e di interpretare
le scelte delle persone che ho di fronte. Mi
colpisce, in ogni lavoro che affronto, il modo
in cui le persone hanno funzionato saggiamente,
durante la loro crescita, prendendo decisioni
funzionali alla loro sopravvivenza,
a partire da come hanno letto la realtà
intorno a loro. Riconoscere questa competenza
nelle persone mi aiuta nell’essere empatica
e nel fare attenzione a stimolare autonomia
piuttosto che dipendenza.
Sono stata responsabile per il Ce.I.S.
di Lucca di un centro diurno per
adolescenti a disagio e assuntori di nuove droghe.
Ho fondato con alcuni colleghi la cooperativa
LIDEA
(Laboratorio di Innovazione Didattico EducativA).
Lavoro tuttora in ambito scolastico come libero
professionista, collaborando con il Centro
Studi Erikson
di Trento. Mi occupo di inserimento lavorativo
di persone con disabilità presso Capodarco,
cooperativa sociale ed integrata.
Analisi transazionale
e visione della persona
Ecco un video in inglese dell'EATA
(European Association of Transactional Analysis)
che attraverso la voce di alcuni colleghi esprime
"ciò
che mi piace dell'Analisi Transazionale".
Ho scelto un approccio integrato con focalizzazione
sul modello analitico-transazionale. Penso che
avere la possibilità di conoscere e utilizzare
più modelli sia un vantaggio nell’affrontare
un lavoro, come quello clinico, in cui le persone
si presentano nella loro unicità
e diversità, aldilà delle
categorie diagnostiche che possono
ripetersi. Avere nella propria cassetta degli
attrezzi più modelli teorici con cui
leggere una problematica e più strumenti
con cui operare permette di adattare l’intervento
alla specifica persona che si ha di fronte,
scegliendo flessibilmente i concetti che risultano
maggiormente esplicativi del suo disagio e le
strategie che di conseguenza risultano più
indicate nella pianificazione dell’intervento,
a partire da quella lettura. Utilizzare un approccio
integrato significa anche avere una visione
rispettosa della persona che chiede
aiuto, ossia non pretendere che rientri necessariamente
all’interno di specifiche categorie o
che risponda sicuramente a un certo tipo di
trattamento. In questa prospettiva mi impegno
a costruire in un modo contrattuale un piano
di trattamento dove il punto di partenza diventa
l’interrogarmi su che cosa ha
bisogno di imparare questa specifica persona
in questo momento della sua vita.
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