Depressione
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La depressione è una vera e propria malattia, di cui si conoscono le manifestazioni, i fattori che la influenzano, i trattamenti possibili. Pertanto, una volta diagnosticata, può essere curata.
Purtroppo chi ne soffre viene difficilmente compreso da familiari, amici, colleghi e rischia di venire etichettato come persona poco volenterosa, che, intenzionalmente, si lascia abbattere di fronte ai problemi piuttosto che affrontarli e reagire.
La carenza di informazione sul tema contribuisce a far sì che chi si sente depresso trovi nell’ambiente circostante, dopo un sostegno iniziale, un atteggiamento per lo più valutativo. Gli sforzi con cui in genere l’ambiente cerca di “scuotere” la persona dal proprio torpore rischiano purtroppo di ingenerare un effetto “boomerang”: piuttosto che sollecitarla ad agire, ne alimentano i sensi di colpa e la feroce autocritica.
Per questo è importante riconoscere i sintomi che possono indicare un disturbo depressivo in modo che chi ne è colpito possa, invece che sentirsi un peso per i propri cari, rivolgersi a professionisti della salute, psicoterapeuti e psichiatri, e ricevere le cure adeguate: terapie psicologiche e, se necessario, farmacologiche, adeguatamente combinate.
Alcuni dei sintomi principali a cui prestare attenzione sono: umore costantemente malinconico e triste, basso livello di energie per periodi lunghi, la sensazione di non provare più piacere nelle attività che prima risultavano invece interessanti, intensi sensi di colpa e delusione nei confronti di se stessi, pessimismo e impotenza nei confronti del futuro, difficoltà nel prendere decisioni. Questi sintomi si accompagnano in genere ad una bassa autostima, ossia alla convinzione di non valere granché come persona, di non avere qualità e caratteristiche meritevoli di apprezzamento da parte degli altri.
Esempi di eventi che possono contribuire a “scatenare” una reazione depressiva sono la morte di persone care, la perdita di un lavoro, la fine di un rapporto di coppia, un insuccesso personale vissuto come fallimento, prolungati conflitti familiari. Ciò che accomuna questi eventi è l’aspetto luttuoso. In ognuno di essi la persona perde qualcosa di significativo: un caro, una relazione, un certo status, un’aspettativa relativa ad un’immagine di sé o di una relazione importante.
Il percorso terapeutico mira pertanto ad accompagnare la persona nell’elaborare emotivamente questa perdita sofferta, e nell’adeguare alla situazione presente le proprie convinzioni e le proprie aspettative.
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Dott.ssa Michela Carmignani Psicologa Psicologo Psicoterapeuta Roma
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