Ansia
L’ansia è uno stato di allerta e preoccupazione che la persona stessa può valutare eccessivo rispetto allo stimolo a cui è associata e che può riguardare vari tipi di eventi o attività.
Ciò che differenzia l’ansia dalla paura è che quest’ultima è un’emozione verso la quale siamo filogeneticamente programmati per le sue funzioni a livello evoluzionistico (difesa e evitamento di stimoli che costituiscono una minaccia alla sopravvivenza), mentre l’ansia è un’emozione “parassita”: non ha una funzione di aiuto alla sopravvivenza, viene appresa nel corso delle esperienze di vita e condiziona la persona a pensare e comportarsi in base ad aspettative che essa percepisce come significative allontanando così se stessa dal cogliere ciò che sente profondamente e dai propri bisogni autentici.
L’ansia si accompagna spesso ad una serie di manifestazioni somatiche che segnalano lo stato di allerta dell’organismo: rossore, accelerazione del battito cardiaco, sudore… Allo stesso tempo, la persona che sperimenta questo sgradevole stato d’animo può essere indotta a mettere in atto una serie di comportamenti nel tentativo di controllarlo: evitamento di luoghi o persone particolari, autolimitazione negli spostamenti e nelle attività sociali, pratiche e rituali di carattere compulsivo come lavarsi continuamente, controllare mille volte di aver chiuso un rubinetto o una porta…
Lo spettro dei disturbi d’ansia è molto ampio e può presentarsi sotto varie forme (attacchi di panico, fobia sociale, disturbo ossessivo compulsivo etc…), ma comune è il disagio della persona che talvolta, nel tempo, sfocia in un vissuto di profonda sofferenza. Altrettanto comune, in molti casi, è il senso di vergogna che la persona prova rispetto al sentirsi in ansia e alle conseguenze che ciò comporta nella sua vita. Spesso chi soffre di questi disturbi non ha idea di quanto, purtroppo, siano diffusi e si sente solo nell’affrontare il proprio malessere.
Mentre l’utilizzo di qualche farmaco può essere di sollievo momentaneo, il trattamento che a lungo termine si dimostra più efficace nella cura di questo tipo di disturbi è la psicoterapia. Attraverso il colloquio clinico la persona può arrivare a cogliere il significato che l’ansia ha rivestito nella sua vita, individuando le emozioni che essa ha “coperto” e i bisogni autentici sottostanti per imparare gradualmente a padroneggiare tali vissuti e a rispondervi in un modo costruttivo.
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