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I perchè dell'intervento |
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Motivazioni per l'intervento
di somma urgenza
Per valutare l'orientamento qui prospettato di mettere in opera
alcuni interventi con procedura d' urgenza bisogna considerare che:
1. già in passato, almeno da un
quarto di secolo, erano stati ripetutamente sollecitati interventi
conservativi d'urgenza in particolare su alcune aree della decorazione
murale più gravemente deteriorate
2. fino al 31 maggio 2000, data dell'avvio
a regime del nuovo sistema di protezione della Cappella dalla polvere,
dagli inquinanti e dall'umidità, non era stato possibile
eseguire le necessarie operazioni conservative perché la
persistente non idoneità dell'ambiente interno della cappella
avrebbe reso tali operazioni inutili o, in taluni casi, addirittura
dannose
3. dopo il 31 maggio 2000 è scattato
il periodo di prova della durata di un anno circa, dell'effettivo
e corretto funzionamento del sistema di protezione ambientale mediante
il monitoraggio dei parametri microclimatici e della qualità
dell'aria
4. è stato possibile prendere atto dell'andamento sostanzialmente
positivo del monitoraggio e quindi della possibilità di procedere
alla messa in opera delle operazioni conservative e di restauro
già programmate
5. nel corso della medesima riunione è stata riscontrata
la impossibilità di operare sull'impianto di ricambio dell'aria
esistente per renderlo idoneo a garantire una adeguata aspirazione
dei vapori dei solventi impiegati per la rimozione delle efflorescenze
saline e di vecchi fissativi che hanno perso la loro efficacia e
la cui permanenza averbbe reso poco funzionali i risultati dell'intervento
complessivo di conservazione : con la conseguente necessità
di procedere a piccole tappe e con impiego di contingenti operativi
di limitata entità
6. è stata messa a punto una adeguata metodologia di rimozione
di efflorescenze e fissativi, grazie all'impiego di prodotti solo
da poco sufficientemente sperimentati e il cui uso a regime va pertanto
effettuato con estrema prudenza, a cominciare dalla possibilità
di eventuali miglioramenti in corso d'opera
7. tutto il progetto, nella sua complessa interconnessione - risalente
alla impostazione innovativa data ad esso dal direttore dell'ICR
Giovanni Urbani un quarto di secolo fa - fra interventi indiretti
(sull'edificio, che è nello stesso tempo supporto inscindibile
dei dipinti di Giotto, e sull'ambiente) e interventi diretti sul
manufatto dipinto murale, ha caratteristiche di alta sperimentalità
e pertanto di non completa prevedibilità (non esistono in
sostanza precedenti specifici) pur essendo state tutte le soluzioni
ampiamente sperimentate prima di essere adottate
8. esiste un impegno formale e pubblico sottoscritto dall'Ente responsabile
della tutela (il Ministero BCA) e dal titolare della proprietà
del bene (il Comune di Padova) di restituire alla fruizione un monumento
di conclamata rilevanza universale in un lasso di tempo certo e
ridotto al minimo essenziale sotto l'aspetto tecnico (9 mesi), difficilmente
conciliabile con i tempi lunghi richiesti dalle usuali procedure
di gara
9. un adeguamento pedissequo alle norme contenute nella Legge e
nel relativo Regolamento d'attuazione della legge Quadro in materia
di Lavori Pubblici DPR 554/99 porterebbe di fatto a procrastinare
ogni inizio di procedura a dopo il 15 dicembre pv (per l'Istituto
è sempre stata, istituzionalmente, prassi normale operare
in amministrazione diretta dato che dispone di propri restauratori
e di una scuola per restauratori e solo eccezionalmente, e generalmente
in misura parziale, mediante affidamento a operatori esterni) considerando
che risale soltanto al 10 aprile us la nota ministeriale n. 2125
A con la quale si comunica che è stato trasmesso all'Ufficio
centrale del Bilancio per l'ulteriore seguito di competenza l'ordine
di accreditamento dei fondi necessari al restauro
10. su alcune zone circoscritte ma di dimensioni tutt'altro che
trascurabili (oltre che di qualità tale da non sopportare
apprezzamenti dimensionali) il deterioramento in questi ultimi anni
è andato crescendo in misura macroscopica e non sembra possa
trovare giustificazione non intervenire immediatamente ora che la
situazione ambientale lo consente.
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