Sito del restauro della Cappella  degli Scrovegni Ministero per i Beni e le Attività Culturali Istituto Centrale per il Restauro
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I perchè dell'intervento
 
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Un approccio innovativo

Il metodo di programmazione ed esecuzione delle indagini scientifiche, ad ampio raggio ma strettamente mirate, costituisce tuttora un modello da cui non è possibile prescindere.
La stessa cosa vale per il modo, articolato e progressivo, in cui sono stati messi in opera i provvedimenti, dai più elementari fino ai più complessi ma passando dall'uno all'altro soltanto dopo essere stata verificata la bontà dei risultati ottenuti.
Così agli interventi di miglioramento ambientale più facilmente attuabili (messa in opera di controvetrate schermanti, sostituzione delle lampade ad incandescenza, etc) seguirono quelli di risanamento dell'edificio e infine la messa in opera del Corpo tecnologico attrezzato, una sorta di filtro tra interno del monumento ed ambiente esterno che rappresenta il tipo di intervento più complesso e innovativo (messo a punto per la prima volta proprio per la Cappella, anche se poi la realizzazione segue a quella del Cenacolo di Leonardo a Milano).
Dalla messa in funzione del Corpo tecnologico attrezzato è trascorso circa un anno nel corso del quale la nuova situazione ambientale interna dell'edificio è stata sottoposta a monitoraggio strumentale per verificare l'idoneità dei provvedimenti realizzati.
I risultati sono stati positivi e pertanto si è proseguito con le necessarie operazioni conservative e di restauro sui dipinti murali della Cappella, interrompendo così il gravissimo processo di deterioramento che consiste nella trasformazione dell'intonaco dipinto in gesso con conseguente polverizzazione del colore, e quindi con la perdita degli
affreschi.

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