La mostra presenta un’ampia
visione dell’opera di Libera attraverso gli elaborati
progettuali relativi alla gran parte dei progetti da
lui redatti.
Il suo lavoro viene introdotto dai disegni da studente,
una ampia selezione degli schizzi di studio prodotti
nel periodo della formazione che, oltre a evidenziare
la perizia grafica dell’autore, anticipano molti
temi che poi verranno ripresi in tempi diversi durante
tutta la sua carriera. Possiamo così osservare
dal Pantheon in cemento armato alla casa
di architetto con atelier, agli elementi costruttivi
e decorativi, allo studio delle tipologie classiche
o degli obelischi.
Le esposizioni, allestite tra la fine degli anni ’20
e gli anni ‘30, come la mostra del decennale
della rivoluzione fascista, la mostra delle
colonie estive al Circo Massimo o i padiglioni
italiani a Chicago o a brucelle,sono presentate
attraverso i materiali fotografici delle realizzazioni
e attraverso i famosi ‘manifesti’ che spesso
sono realizzati dallo stesso Libera. L’esposizione
italiana di architettura razionalista, l’ammobiliamento
e l’arredamento della casa popolare rappresentano
una immagine iconica del razionalismo italiano.
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Progetto
di sistemazione del litorale di Castelfusano,
Roma
1933 - 34, prospettiva, tempera, Centre Pompidou
MNAM/CCI, D.R. |
I grandi concorsi per gli edifici pubblici
degli anni tra le due guerre comprendono progetti ed
opere realizzate. Tra le realizzazioni, per le quali
vengono esposti sia gli studi preliminari che gli elaborati
definitivi e spesso esecutivi con note ed appunti dell’autore,
spiccano il Palazzo delle Poste all’Aventino
ed il Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi
del quale vengono proposti anche gli inediti progetti
degli elementi d’arredo.
Mentre per i progetti di concorso, oltre agli schizzi
di studio. finalmente si possono ammirare le famose
tempere come la sistemazione del litorale di Castelfusano,
l’Auditorium di Roma, il Piano di Aprilia o la
stazione di Sofia.
Sempre di questo periodo fanno parte dei progetti molto
interessanti per edifici di varia natura non realizzati,
che sono presenti con materiali abbastanza eterogenei
a seconda del grado di approfondimento raggiunto dalla
progettazione. Si va dalla sistemazione del Mausoleo
di Augusto come sacrario ai caduti in Africa Orientale,
all’Arco simbolico per l’E42 che troviamo
sintetizzati in pochi ma chiarissimi fogli per appunti,
per passare alla Villa per sè all’EUR
o al Collegio femminile della Gil ad Abbazia
dove abbiamo una serie di elaborati progettuali già
definitivi.
Gli anni del dopoguerra si aprono con la tecnica
funzionale dell’abitazione alla quale vengono
affiancati gli studi ed i brevetti per rampe e balconi
e gli studi antropometrici; la possibilità
di osservare attraverso i disegni autografi, il lavoro
sistematico a cui si applica durante la guerra, e che
porterà successivamente alla importante esperienza
alla direzione dell’ufficio progetti dell’INA-Casa,
ci aiuta a valutare l’impegno morale che caratterizza
la figura professionale di Libera.
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Progetto
per l'Auditorium di Roma, 1935 , prospettiva,
tempera, Centre Pompidou MNAM/CCI, D.R. |
Molti dei progetti dal ’40 al ’60 sono infatti
dedicati al tema dell’abitazione economica, le
case INA a Trento, la Casa alta a Napoli,
le case I.E.E.P. di via Pessina a Cagliari,
insieme alla insuperabile esperienza dell’Unità
di abitazione orizzontale del Tuscolano a Roma,
tra progetti e realizzazioni è presente la produzione
forse più cospicua di questo periodo.
Inoltre dallo studio sull’abitazione si passa
ai progetti per i nuovi quartieri insediativi, Villaggio
olimpico, i quartieri residenziali Italsider
a Piombino-Salivoli e Nomentano-San Basilio a Roma,
dove si concretizza l’idea di città.
Alla ricerca sull’abitare vengono affiancati i
progetti per gli edifici pubblici e di carattere collettivo.
Anche in questo caso nell’alternanza tra realizzazioni
e progetti si possono rintracciare le linee di continuità
della sua sperimentazione che declina le invarianti
linguistiche in tipologie e luoghi differenti. La struttura
diventa protagonista attraverso alcuni elementi peculiari
come i famosi pilastri ad albero o i setti-parete che
ritroviamo dal palazzo della Regione Trentino Alto-Adige
di Trento al progetto per la sede della D.C
.e dell’INA-Casa all’EUR , o le strutture
a padiglione come la Cattedrale di La Spezia, il
progetto per il centro commerciale di Kolaba o il padiglione
della CASMEZ a Cagliari.
E naturalmente tra le realizzazioni non possono mancare
il grande invaso del Cinema Airone ed il palazzo
per uffici in via Torino a Roma.
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