TESTATA
ADALBERTO LIBERA
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Arco simbolico per l'E42, disegno

I progetti esposti

La mostra presenta un’ampia visione dell’opera di Libera attraverso gli elaborati progettuali relativi alla gran parte dei progetti da lui redatti.
Il suo lavoro viene introdotto dai disegni da studente, una ampia selezione degli schizzi di studio prodotti nel periodo della formazione che, oltre a evidenziare la perizia grafica dell’autore, anticipano molti temi che poi verranno ripresi in tempi diversi durante tutta la sua carriera. Possiamo così osservare dal Pantheon in cemento armato alla casa di architetto con atelier, agli elementi costruttivi e decorativi, allo studio delle tipologie classiche o degli obelischi.
Le esposizioni, allestite tra la fine degli anni ’20 e gli anni ‘30, come la mostra del decennale della rivoluzione fascista, la mostra delle colonie estive al Circo Massimo o i padiglioni italiani a Chicago o a brucelle,sono presentate attraverso i materiali fotografici delle realizzazioni e attraverso i famosi ‘manifesti’ che spesso sono realizzati dallo stesso Libera. L’esposizione italiana di architettura razionalista, l’ammobiliamento e l’arredamento della casa popolare rappresentano una immagine iconica del razionalismo italiano.

Progetto di sistemazione del litorale di Castelfusano, Roma
1933 - 34, prospettiva, tempera, Centre Pompidou MNAM/CCI, D.R.

I grandi concorsi per gli edifici pubblici degli anni tra le due guerre comprendono progetti ed opere realizzate. Tra le realizzazioni, per le quali vengono esposti sia gli studi preliminari che gli elaborati definitivi e spesso esecutivi con note ed appunti dell’autore, spiccano il Palazzo delle Poste all’Aventino ed il Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi del quale vengono proposti anche gli inediti progetti degli elementi d’arredo.
Mentre per i progetti di concorso, oltre agli schizzi di studio. finalmente si possono ammirare le famose tempere come la sistemazione del litorale di Castelfusano, l’Auditorium di Roma, il Piano di Aprilia o la stazione di Sofia.

Sempre di questo periodo fanno parte dei progetti molto interessanti per edifici di varia natura non realizzati, che sono presenti con materiali abbastanza eterogenei a seconda del grado di approfondimento raggiunto dalla progettazione. Si va dalla sistemazione del Mausoleo di Augusto come sacrario ai caduti in Africa Orientale, all’Arco simbolico per l’E42 che troviamo sintetizzati in pochi ma chiarissimi fogli per appunti, per passare alla Villa per sè all’EUR o al Collegio femminile della Gil ad Abbazia dove abbiamo una serie di elaborati progettuali già definitivi.
Gli anni del dopoguerra si aprono con la tecnica funzionale dell’abitazione alla quale vengono affiancati gli studi ed i brevetti per rampe e balconi e gli studi antropometrici; la possibilità di osservare attraverso i disegni autografi, il lavoro sistematico a cui si applica durante la guerra, e che porterà successivamente alla importante esperienza alla direzione dell’ufficio progetti dell’INA-Casa, ci aiuta a valutare l’impegno morale che caratterizza la figura professionale di Libera.

Progetto per l'Auditorium di Roma, 1935 , prospettiva, tempera, Centre Pompidou MNAM/CCI, D.R.



Molti dei progetti dal ’40 al ’60 sono infatti dedicati al tema dell’abitazione economica, le case INA a Trento, la Casa alta a Napoli, le case I.E.E.P. di via Pessina a Cagliari, insieme alla insuperabile esperienza dell’Unità di abitazione orizzontale del Tuscolano a Roma, tra progetti e realizzazioni è presente la produzione forse più cospicua di questo periodo.
Inoltre dallo studio sull’abitazione si passa ai progetti per i nuovi quartieri insediativi, Villaggio olimpico, i quartieri residenziali Italsider a Piombino-Salivoli e Nomentano-San Basilio a Roma, dove si concretizza l’idea di città.

Alla ricerca sull’abitare vengono affiancati i progetti per gli edifici pubblici e di carattere collettivo. Anche in questo caso nell’alternanza tra realizzazioni e progetti si possono rintracciare le linee di continuità della sua sperimentazione che declina le invarianti linguistiche in tipologie e luoghi differenti. La struttura diventa protagonista attraverso alcuni elementi peculiari come i famosi pilastri ad albero o i setti-parete che ritroviamo dal palazzo della Regione Trentino Alto-Adige di Trento al progetto per la sede della D.C .e dell’INA-Casa all’EUR , o le strutture a padiglione come la Cattedrale di La Spezia, il progetto per il centro commerciale di Kolaba o il padiglione della CASMEZ a Cagliari.
E naturalmente tra le realizzazioni non possono mancare il grande invaso del Cinema Airone ed il palazzo per uffici in via Torino a Roma.

 

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