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1950-54 - UNITA’ DI ABITAZIONE ORIZZONTALE TUSCOLANO in Via Selinunte 59 Roma

Il programma edilizio dell' Ina Casa al Tuscolano costituisce per Libera, dirigente dell’Ufficio progetti dell' Istituto,l'occasione per rendere concreti gli studi compiuti per lo spazio abitativo, argomento trattato nei libretti di "Suggerimenti e norme" da lui curati per il Piano Ina Casa.
L'Unità abitativa nel quartiere Ina Casa al Tuscolano corrisponde al III settore, ed è situata al confine con la zona archeologica connotata dagli archi dell'acquedotto di Claudio. L'area trapezoidale viene organizzata all'interno secondo una propria trama geometrica in cui l'elemento di connessione urbana è costituito dal leggero arco d'ingresso: un cono ottico con il punto di fuga che oltrepassa il varco centrale dell'edificio a boomerang di De Renzi e Muratori sito a largo Spartaco.
L’unità abitativa con 200 alloggi presenta tre distinte tipologie:le case a patio, l’edificio a ballatoio ed il blocco dei servizi.
Il modello scelto è quello della “città nucleare”, un organismo scalarmente ordinato: dalla stanza all’alloggio, dall’alloggio allo spazio collettivo secondo una composizione geometrica prefissata.
L'idea-progetto si delinea dopo il viaggio in Marocco nel 1951. Libera rimane colpito dalle abitazioni della casbah incastrate e integrate tra loro. Il clima, il modo di vivere, l’equilibrio tra intimità familiare e spazi di aggregazione sociale sono la logica ed il fine progettuale e la casa, a corte interna, è il modulo compositivo dell'unità di abitazione nel quartiere.
Il comprensorio, recintato, con unico accesso posto nella stecca dei servizi commerciali, raccoglie intorno ad un'area verde centrale le unità abitative. L'impianto planimetrico risulta ordinato e serialmente composto. L'unico elemento distintivo è l'edificio a ballatoio su pilastri (pilotis) che emerge in altezza con i suoi tre piani e rompe la sequenza ordinata della composizione planimetrica.
La casa a patio - il modulo - si conforma ad L ed ha una organica distribuzione funzionale interna, quattro moduli raggruppati configurano a loro volta una corte centrale a forma di L grazie ad una unità ruotata per motivi espositivi. Ordinate perpendicolarmente ai limiti dell’area le case sono servite da stradine pedonali, attrezzate per il riposo, che riequilibrano gli scarti della maglia compositiva e conducono all’invaso verde centrale. Ogni stradina, larga m 2,70, è di servizio a dieci alloggi ed è scandita da pensiline.
L' edificio a ballatoio, corpo emergente dell’unità, accoglie 32 mini alloggi. Si eleva con tre piani su una teoria di pilastri a sezione rettangolare che costituiscono l'ossatura strutturale. I giochi chiaroscurali unitamente all'intonaco bianco lasciano percepire con chiarezza la cubatura residenziale.
L’unità abitativa esprime la concezione razionale e funzionale dell’architettura moderna ed evidenzia tre aspetti: le proporzioni armoniche delle parti e tra le parti, lo studio degli spazi aggregativi funzionali alla vita sociale, e l’attenzione per i materiali che diversificano le tipologie e le funzioni.



 
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