1956/58 – PALAZZO
PER UFFICI in Via Torino
con Leo Calini ed Eugenio Montuori
Il sito risultante dalla urbanizzazione
ottocentesca è di forma irregolare, un trapezio
con un angolo a 60 gradi tra Via C. Balbo e Via Torino.
L' Istituto Previdenziale richiede un volume che risponda
alla massima resa dello spazio. Queste le esigenze della
committenza.
Il palazzo realizzato da Libera con L.Calini e E.Montuori
si eleva per nove piani su Via Urbana e per sei piani
su Via Torino stante le diverse quote presenti nell’area
interessata.
Precedenti studi fatti sull'argomento consentono a Libera
di trovare la soluzione al programma richiesto. Dalla
bisettrice dell' angolo di 60° gradi nasce la direttrice
della maglia triangolare di base, generatrice di esagoni
che si compongono, nel centro dell ’organizzazione
planimetrica intorno ad un pozzo di luce interno. La
stessa bisettrice al piano terra si pone come fulcro
della composizione che accoglie l'ingresso al palazzo
dalle due strade, i percorsi verticali e la chiostrina
esagonale fino al piano attico.
Nel piano tipo la disposizione planimetrica ordina gli
uffici sulle fronti esterne e lo spazio connettivo ruota
intorno alla singolare organizzazione centrica che accoglie
servizi, archivi e la scala fiancheggiata dai vani ascensori.
L’illuminazione dall’alto è ricavata
da quattro pozzi luce: la chiostrina centrale esagonale
che illumina la scala e tre pozzi di aerazione di forma
romboidale.
La struttura portante è costituita da travi in
spessore,solai a nervature incrociate e pilastri in
cemento armato a sezione circolare arretrati rispetto
alle fronti di m. 2,50. Nel nucleo centrale montanti
più sottili a sezione triangolare organizzano
gli spazi. La scala principale in cemento armato, con
quattro rampe e ripiani, prende luce dall'alto attraverso
vetrate intelaiate in metallo.
L’esigenza di dare idonea illuminazione agli uffici
con aperture a parete, comporta la scelta di una soluzione
brevettata e perfezionata nella fabbrica FEAL. Uno scheletro
di montanti in ferro accoglie l'infisso mobile in lamierino
azionato elettricamente. Tra la parete e il pannello
di rivestimento alloggia il frangisole. Il sistema tecnologico
adottato determina nelle facciate una configurazione
fortemente plastica che si armonizza con gli edifici
limitrofi. Nelle superfici continue ed uniformi traspare
la seriale composizione di fasce orizzontali modulata
dai leggeri segni verticali, mentre l'ossatura strutturale,
mimetizzata dal trattamento parietale, riemerge nei
piani attici concludendo il volume del fabbricato.
Il Palazzo per uffici interpreta il moderno "palazzo",
con facciate uniformi, impianti seriali ,un nuovo contenitore
di funzioni ove gli elementi della composizione scaturiscono
da una geometria articolata e complessa.Una grande struttura
di sostegno e le pareti in “tecnologiche”
con pannelli pieni e vetrati realizzano una sintesi
funzionale e tecnologica di particolare innovazione.
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