1932/34 - OSTIA - Villini della Società
Tirrena sul lungomare Caio Duilio
La Soc. Imm. Tirrena nel 1932 bandisce un concorso per
la sistemazione urbanistica di 15 “villini signorili”
in un lotto trapezoidale sito sul lungomare Caio Duilio
ad Ostia. E' l’unico concorso indetto a Roma per
la “residenza” riservato ad architetti ed
ingegneri romani.
A Libera viene assegnato il terzo premio per la soluzione
urbanistica: una planimetria impostata su maglia ortogonale
e simmetrica rispetto all’asse centrale. Tutti
i villini, posti con orientamento Sud-Ovest, hanno visuale
panoramica verso il mare.
Libera propone per i villini otto ipotesi progettuali.
Due le tipologie di base: una a forma di parallelepipedo
con diversi trattamenti nei prospetti e l’altra
a base quadrangolare articolata con elementi circolari
(memorie dei dischi della Torre Scac di Milano). La
caratteristica comune è determinata dall'evidente
rapporto "interno-esterno", dai balconi e
dai particolari solai di copertura.
Libera realizza quattro palazzine : una riferita alla
tipologia A e una alla tipologia B nel sito di concorso;
le due palazzine a cinque piani, del tipo C, sono costruite
in area vicina alla ferrovia Roma - Ostia. I villini
di Ostia rappresentano singolari esempi dell' espressione
razionalista a Roma.
VILLINO “A” - La palazzina,
a pianta rettangolare generata da una composizione di
quadrati e forme circolari, è un chiaro volume
dalle proporzioni “auree”, scandito agli
angoli dai balconi a pianta circolare il cui centro
è lo spigolo delle due fronti. Tale soluzione
angolare trova corrispondenza nel retro della facciata
con il volume cilindrico del corpo scala, in posizione
baricentrica rispetto agli alloggi. Il solido corpo
arrotondato della scala nell’intersezione con
le pareti rettilinee si apre con due finestre e si congiunge
in alto con il terrazzo. Una esatta geometria è
presente anche nella fronte sul mare conclusa al terzo
piano con una profonda loggia quasi un ampio portale.
VILLINO “B” - A pianta
quadrangolare ha affinità con la palazzina di
tipo “A” per le proporzioni “auree”
e per l’organizzazione planimetrica. Severa la
simmetria del prospetto principale, gli elementi orizzontali
( balconi con ringhiere) rendono più leggera
la compattezza del volume che si svuota al piano ultimo
con un ampio loggiato eliminando i muri d’ angolo.
I balconi delle fronti laterali richiamano tale assunto
compositivo. Il cilindrico corpo scala, in posizione
mediana rispetto alla pianta, presenta le due finestre
negli angoli d’intersezione e si ricollega plasticamente
con il terrazzo.L'ordinamento della ripartizione interna
trova rispondenza nella diversità dei due prospetti
che mostrano la connessione tra funzione e forma.
VILLINO “C” - Questi villini
si differenziano dai tipi “A” e”B”;
si organizzano su una pianta rettangolare stretta e
lunga resa dalla composizione di due quadrati ed un
rettangolo “aureo”. Il corpo scala cilindrico
è allineato alla facciata. Gli angoli arrotondati
e l’intonaco danno al volume un severo aspetto
scandito dai prominenti balconi laterali e dall’accentuata
conclusione dell’attico. La struttura in cemento
armato ha permesso le ardite soluzioni che trovano suggerimenti
nelle macchine navali e nella coeva Colonia GIL a Porto
Civitanova Marche.
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