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La mostra si sviluppa in due sale
per un totale di 1000 metri quadrati, all'interno degli
spazi già restaurati del Centro nazionale per le
arti contemporanee.
L'allestimento è curato dalla stessa Zaha Hadid
ed è parte integrante della mostra, ma a suo modo,
anche un'opera a sè.
Si tratta di uno spazio fluido, in divenire, dove grandi
pannelli sinuosi e asimmetrici emergono dal pavimento
o calano dal soffitto, si intersecano, si schivano, si
incrociano, destrutturano lo spazio e suggeriscono un
percorso labirintico.
All'interno del percorso, disegni, quadri, modelli in
scala di progetti architettonici, ed anche video, libri,
postazioni multimediali, costumi teatrali, oggetti di
design e mobili.
L'allestimento in parte riflette la concezione che la
stessa Hadid ha dello spazio pubblico e che lega tutti
i suoi progetti:
"Si tratta di dar vita
a uno spazio che in una molteplicità di modi, offra
alla gente piacere, divertimento, comodità e benessere
simili a quelli provati in un paesaggio. L'idea è
quella di fornire spazi pubblici potenzialmente in grado
di dare piacere".
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Lo
spazio delle sale è fluido e scandito da grandi
pannelli, che creano un percorso labirintico. |
I
pannelli calano dall'alto o si innalzano dal pavimento
con forme che destrutturano lo spazio. |
Lungo
il percorso non solo opere ma anche video libri e postazioni
multimediali. |
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